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Il Genius: la scintilla creativa che ci accompagna

  • Immagine del redattore: Kate
    Kate
  • 20 ago
  • Tempo di lettura: 1 min

Tra terra e cielo, ascolto la voce silenziosa del mio genius — il respiro antico che intreccia sogno e realtà.
Tra terra e cielo, ascolto la voce silenziosa del mio genius — il respiro antico che intreccia sogno e realtà

Ti sei mai chiesto se dentro di te esista una forza segreta che ti guida, silenziosa, ma sempre presente? Gli antichi Romani credevano proprio questo. Pensavano che ogni persona fosse accompagnata dal proprio genius: non un dio da pregare, ma una presenza intima, una sorta di spirito creativo che custodisce il nostro potenziale e ci accompagna lungo il cammino della vita.


Il genius non stava fuori da noi, non era un’entità distante. Era piuttosto una scintilla interiore: qualcosa che non si può possedere, ma che si può coltivare. Una fiamma che arde se le diamo attenzione, tempo e spazio.


Trovo affascinante come questa idea riecheggi ancora oggi. Penso alle muse che i surrealisti evocavano nei loro quadri, o al concetto junghiano di Sé, quella parte nascosta che attende di emergere dall’inconscio. Tutte immagini diverse, ma che parlano della stessa cosa: di una creatività misteriosa, che non possiamo forzare ma solo invitare.


Forse ogni atto creativo non è mai solo “nostro”. Forse dipingere, scrivere, cucire, inventare… è sempre un dialogo con questo genius interiore, che si manifesta quando ci fermiamo ad ascoltarlo.


E allora mi viene da pensare: e se provassimo a costruire insieme un atlante di simboli antichi, un percorso fatto di immagini e racconti che parlano di trasformazione e meraviglia? Potrebbe essere un modo per riconoscere i nostri geni interiori e dar loro voce.


✨ Tu che ne pensi? Qual è il simbolo che senti più vicino alla tua creatività?

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